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Emina Cevro Vukovic, Vivere a sinistra, vita quotidiana e impegno sociale nell’Italia degli anni ‘70. Un’inchiesta. Introduzione: Sergio Finzi, ArcanaEditrice, Roma, 1976

Un documento ormai storico per conoscere,
dalla viva voce dei protagonisti intervistati,
il dopo ‘68 e la nascita della nuova sinistra italiana.

Dal risvolto di copertina.

“Come si vive a sinistra? L’inchiesta/intervista è la forma più elementare di analisi. Colloquio al registratore, niente sociologia, niente confessionalismi…. Impegno, lotta di classe, militanza, partecipazione, parole… odori, odori che non si possono descrivere… Inchiesta sullo spazio interiore, addosso al personale, al politico, ricordi, il sussulto di una notte, giù dal letto alle quattro, manette, una spinta nella “pantera”, nel freddo, nella nebbia…

Più di trenta volti di uomini e di donne. Qualcuno ha poche pagine, altri molte. Vissuti differenti. Parlano i compagni del Movimento Studentesco di Milano, le compagne del Movimento femminista romano, i proletari che hanno occupato le case dell’hinterland milanese, artisti a sinistra, i compagni omosessuali del Fuori Autonomo di Milano e del Fuori di Torino. Compagni dell’area dell’autonomia, i comunisti di sinistra di Genova e di Milano, gli arrabbiati fuoriusciti dai gruppi, i compagni dell’area giovanile e underground, ed altri ancora…”

Emina Cevro Vukovic, Rowena Davis, Giù le mani, donne, violenza sessuale, autodifesa, ArcanaEditrice, Roma,1977

Manuale di autodifesa e saggio critico,
uno dei primi libri italiani, con uno sguardo femminista,
sulle violenze subite dalle donne.

Dal risvolto di copertina.

“…prendendo spunto dai numerosi documenti, elaborati dai gruppi femministi americani, inglesi, francesi e scandinavi sulle loro esperienze nei centri anti-stupro, le autrici hanno realizzato un manuale anti-violenza specifico della situazione italiana.

Il libro contiene un’analisi di tutte le forme di violenza inflitte alla donna da parte delle istituzioni maschili e borghesi sotto l’aspetto giuridico, sociologico, politico, riportando e commentando le testimonianze delle donne e dei collettivi femministi.

Pur non rinunciano ad un approccio critico e storico il libro è anche un manuale, infatti una parte di esso è dedicata ai consigli pratici: come difendersi, come fare una denuncia, dove rivolgersi in caso di aiuto, come affrontare la polizia, la magistratura, la pubblica opinione, la medicina ufficiale, come organizzare un centro anti-violenza: Infine, completano il libro una serie di interviste e la traduzione di alcuni fra i più importanti documenti stranieri”.

Vivere insieme, Il libro delle comuni, ArcanaEditrice, Roma, 1974

Primo documento italiano, scritto a più mani. 
sul fenomeno delle comuni giovanili.

Io ne firmo la parte storica e l’inchiesta sul campo:
le interviste a chi vive nelle comuni.

Dalla quarta di copertina.

“… la questione della comune e quella più generale della crisi della famiglia è preceduta da una storia critica del movimento comunitario, dalle prime esperienze religiose e utopistiche della nuova frontiera americana a quelle anarchiche della guerra di Spagna e dei contadini rivoluzionari ucraini di Nestor Machno. Seguono i documenti delle comuni giovanili italiane ed europee e, completa il libro, una parte specifica dedicata al problema più delicato della vita in comune: l’esperienza sessuale, sia essa monogamica che di gruppo, mista o omosessuale…. le numerose interviste con le loro contraddizioni, ma anche con la loro disperata ricerca di felicità costituiscono un documento unico, vivo ed attuale.”

Forse per nascita ed eredità culturale (mamma italiana e papa bosniaco)
mi interessano gli incroci di saperi, di culture, di competenze.
O forse sono solo autenticamente curiosa.
Ho sempre esplorato più direzioni.

Dopo essermi laureata in Pedagogia a Padova con una tesi in sociologia (110 e lode), ho pubblicato negli Anni 70 tre libri-inchiesta. Mi sono poi dedicata al giornalismo da free lance e in seguito ho lavorato a Cosmopolitan Italia come caposervizio per nove anni. Sono stata quindi anche fashion stylist lavorando per giornali, pubblicità e house organs. Mi sono diplomata come insegnante yoga nel 1992 e poco dopo ho cominciato ad insegnare, all’inizio soprattutto ad allievi privati per aiutarli in specifici problemi di natura psicosomatica, e questa rimane una parte dell’insegnamento che mi piace molto. Ho vissuto a Londra e ora, quando non viaggio, sto tra Milano e Genova.

L’etica mi appassiona, la bellezza mi chiama, l’attenzione al sociale rimane prioritaria.

Pur leggendo e studiando molto credo a una cultura fatta di incontri, di innamoramenti, di passioni. Assieme ad amici provenienti da vari ambiti, dal design alla filosofia, ho lavorato a dei progetti a favore della sostenibilità che partono dal basso, in particolare sui temi del riciclo e del verde urbano. Sogno città con tetti verdi che abbiano la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali. Città multiculturali, con tetti ricoperti di orti/ giardini, energia pulita, architettura sostenibile, città dove ritrovare il contatto con la ciclicità della vita e i suoi ritmi: il tempo della fioritura, della maturazione, della raccolta. Il ricco e pacato tempo degli orti. Mi propongo come “facilitatrice di orti”.

La scrittura è profondamente parte di me, come pubblicista e come autrice, oltre ai libri pubblicati al momento nel cassetto ho un romanzo (in attesa di editore) ambientato a Londra e ho appena finito di scrivere tre libriccini per la collana Meditazioni Quotidiane. Non so ancora quale sarà il prossimo libro ma sicuramente ci sarà.


Maybe my birth and cultural heritage (Italian mother and Bosnian father)  has made me interested in the intercross of knowledge, of culture and of competence, or maybe I am just authentically curious.

I have always explored many directions. After obtaining my degree in Education (Pedagogic) at Padova University with a thesis in Sociology (110 a lode First Class Degree), I published in the 70’s three survey books. I then dedicated myself to freelance journalism, following this, I worked at “Cosmopolitan  Italia” as their Senior editor for nine years.  I have been, henceforth, a fashion stylist working for newspapers, for advertising and house organs.   I obtained my diploma as a Yoga teacher in 1992.  In London I wrote the stories  Nell’harem (In the Harem, Sonzogno 1996) and  A fior di pelle (Skin Deep, Ponte alle Grazie, 2004) and therefore, between Milano and Ibiza, the other my books.

At the moment, I live in Milan and Genova writing and teaching yoga

Many of my new projects for the future are going in the  direction of  promoting greener cities,  a more healthy and caring life… 

Even though I read a lot, I believe in a culture and a life  made up of encounters with stimulating people, of passion and commitment, of ethic and search of beauty.

foto courtesy Laura Tiozzo
nell’orto di Brockwood Park School
fondata da Krishnamurti, foto di Vijayendram Raghawendram
foto di Vijayendran Raghawendran
foto di  Regina Schmeken

FESTIVAL DELLA LETTERATURA FEMMINILE DI MATERA

Nel settembre 2004, “A fior di pelle”, che era  uscito in primavera per Ponte alle Grazie, fu selezionato dalla curatrice Maria Paola Romeo per il Festival della letteratura femminile di Matera.

Il video-intervista  fu realizzato  in quell’occasione, in modo informale, all’ora dell’aperitivo.

Parla del libro ma anche delle tante passioni della mia vita e dell’inconfondibile  profumo di tufo, fico e mentuccia di Matera, la  magica…

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